Il laser a diodo è presente nelle cliniche odontoiatriche all’avanguardia per l’estrema versatilità di applicazione e per l’azione minimamente invasive che possiede in relazione alle patologie debilitanti del cavo orale.
LE CARATTERISTICHE DELLA LUCE LASER
La luce laser viene convogliata e consegnata al tessuto tramite una flessibile fibra ottica alla quale vengono associati dei puntali ottici di diametro e lunghezza differenti a seconda dell’applicazione che si intende eseguire.
Tipicamente, una volta raggiunto il tessuto bersaglio, la luce laser può essere:
• TRASMESSA
• RIFLESSA
• DISPERSA
• ASSORBITA
I fattori che possono influenzare l’azione della luce laser sono molteplici, tra cui:
• Lunghezza d’onda del dispositivo laser
• Anatomia del tessuto bersaglio
• Area di trattamento
• Grado di divergenza del fascio laser
• Tempo di esposizione
• Modalità di emissione
Quando si parla di laser terapia, la massima efficacia di trattamento si ottiene con applicazioni a contatto (o a distanza di 2cm) e mantenendo il fascio perpendicolare al tessuto.
Onde evitare spiacevoli sensazioni di bruciore per i pazienti, viene spesso consigliato di muovere il manipolo compiendo movimenti circolari attorno all’area interessata.
Nota: Quando il manipolo non risulta perpendicolare al bersaglio, buona parte dell’energia viene dispersa e la terapia laser risulta inefficace.
GLI EFFETTI DELLA LUCE LASER
Una volta raggiunto il tessuto, le proprietà della luce laser favoriscono:
1) La COAGULAZIONE: la particolare interazione con melanina, emoglobina e pigmenti scuri favoriscono una rapida e precisa incisione con un’immediata coagulazione. I vantaggi della tecnica laser in chirurgia sono diversi, dai tempi di trattamento ridotti ad un decorso post-operatorio senza dolore per il Paziente ed un ridotto uso di FANS.
2) La DECONTAMINAZIONE: L’ acqua è un’ altra molecola che attira ed interagisce con l’irradiazione laser. La luce colpisce ed elimina i batteri tipici, per esempio, della malattia parodontale ed aiuta a ridurre l’infezione in corso. L’applicazione laser può inoltre essere associata al tradizionale uso di irriganti ad alta concentrazione di ossigeno per aumentare l’efficacia del trattamento.
3) La BIOSTIMOLAZIONE: Se utilizzato come agente terapeutico, la luce laser funge da catalizzatore cellulare. Penetrando in profondità nei tessuti, avviene una stimolazione del metabolismo cellulare con conseguente ri-polarizzazione cellulare (effetto antalgico) e produzione di ATP mitocondriale (rapida guarigione).
LA LUNGHEZZA D’ONDA
La lunghezza d’onda è un importante parametro per confrontare i benefici e, quindi, le possibili applicazioni cliniche di un laser.
Tipicamente, la luce laser interagisce con diversi cromofori presenti in maniera più o meno marcata all’interno del tessuto.
Questi cromofori, a seconda della lunghezza d’onda del dispositivo laser, possono fungere da catalizzatori e promuovere localmente i benefici della luce che, invece, agirà più in profondità in caso di scarsa o nessuna presenza di cromofori.
I principali cromofori, presenti in più maniera marcata nei tessuti del corpo umano, per il laser a diodo sono:
• la melanina
• l’emoglobina
• l’acqua
• Proteine e pigmenti scuri
Le principali lunghezze d’onda utilizzate in odontoiatria sono:
450 nm: Picco massimo di assorbimento con l’ emoglobina, utilizzata in chirurgia per la precisione e velocità d’operazione anche a potenze basse.
Alcuni studiosi stanno intangando anche la capacità decontaminante del diodo 450nm.
635nm: Azione superficiale dovuta dalla preponderante interazione con la melanina. Favorisce l’aumento della vasodilatazione (NO – ossido nitrico) e produzione di fibroblasti, utilizzata per la guarigione di ferite.
808nm: L’ interazione con l’emoglobina provoca un alto tasso di penetrazione tissutale. Consigliato nelle procedure di decontaminazione.
980nm: La buona interazione con emoglobina ed acqua la rendono il
miglior compromesso per le diverse procedure odontoiatriche laser.
1064nm: Minima interazione con l’emoglobina e massima con l’acqua,
utilizzato maggiormente in chirurgia come alternativa al laser 980nm.
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